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La Polenta: quando tradizione e innovazione si incontrano

La Polenta: quando tradizione e innovazione si incontrano

La polenta ha rappresentato, e rappresenta, uno degli alimenti preferiti dagli italiani, soprattutto nel nord dello stivale dove si è diffusa fin dai tempi antichi.

Ma cos’è nello specifico la polenta?

Questa non è altro che un piatto a base di farina di mais il quale rappresentava l’alimento di base della cucina povera in tutta l’Italia settentrionale arrivando anche al sud della Francia, Spagna, Corsica e Svizzera.

Essendo realizzato con farina di mais, la polenta presenta un caratteristico colore giallo anche se c’è da dire che, in tempi antichi, questa fosse molto più scura in quanto realizzata con farro, segale o grano saraceno.

Insomma parliamo senza dubbio di un piatto caratteristico il quale ha attraversato gli anni fino a giungere a noi.
La polenta che gustiamo ai giorni nostri è sicuramente diversa rispetto a quella di secoli fa ma, grazie all’innovazione, sono stati migliorati numerosi aspetti che hanno resto questo alimento molto più semplice, rapido e alla portata di tutti.

Vediamo perché.

Polente tradizionali e polente istantanee

Seppur molto gustosa, la polenta è un piatto che richiede una certa abilità e soprattutto moltissimo tempo per quanto riguarda la preparazione.

La farina di mais cruda necessita infatti di un bel po’ di tempo per cuocersi ed agglomerarsi come si deve. Gli esperti consigliano di versarla in acqua bollente e di girarla ogni 5 minuti per un minimo di 45 minuti fino ad arrivare anche ad un’ora.

L’abilità del cuoco sta poi nel comprendere quanto effettivamente la polenta sia pronta (quindi non cruda) evitando però di cuocerla eccessivamente per non bruciarla. Non è di sicuro un tipo di ricetta adatta a chi è alle prime armi.

Nel corso degli ultimi anni però si sono sempre più diffuse delle tipologie di polente dette istantanee. Come il termine lascia intendere queste polente permettono di gustare un piatto di polenta in molto meno tempo rispetto ad una polenta tradizionale.

Come ci riescono?

Semplice! Il segreto risiede nella farina. Non si parla di qualche farina particolare ma di normale farina di mais precotta. Questo vuol dire che, a tutti gli effetti, basterà scaldare la farina per ottenere il medesimo risultato di una normalissima polenta cotta da zero.

Preparare una polenta istantanea è infatti davvero molto semplice. Tutto ciò che bisogna fare è portare a bollore l’acqua (mi raccomando non dimenticare il sale) e versare a pioggia la polenta all’interno.
Mescolando una decina di minuti si otterrà una gustosa polenta pronta per essere impiattata.

In più esistono anche tantissime varianti di polenta Gluten Free perfette per celiaci.

Tipologie di polenta e abbinamenti

Uno dei punti di forza della polenta che la resa un piatto così popolare nel corso degli anni, è il fatto che ce ne siano di vari tipi e, soprattutto, che sia abbinabile con una grande quantità di altri alimenti.

Tra gli esempi più classici c’è senza dubbio la polenta con la salsa, con la salsiccia, con selvaggina e così via.

Una delle ricette più popolari è la polenta di mais della Valcamonica con Silter. Nel caso non lo sapessi il Silter è un formaggio vaccino DOP dal sapore davvero inimitabile. Questo è prodotto da latte bovino proveniente dalle razze Grigio Alpina, Pezzata Rossa e Bruna.

Combinando il sapore della polenta al gusto vellutato del Silter si ottiene un piatto davvero inimitabile.

Altro tipo di polenta molto apprezzata è quella abbinata con lo speck. Di per sé lo speck presenta un sapore molto forte il quale si combina molto bene con tantissimi altri alimenti. Immagina di gustarlo su una calda polenta di mais.

Molto spesso lo speck viene consumato da solo (insieme alla polenta) ma può essere anche abbinato con un formaggio per dare maggiore cremosità e sapore alla pietanza.

Polenta taragna

Quelli che abbiamo visto fino ad ora sono esempi di polenta (generalmente gialla) abbinata con altri alimenti. Ci sono però anche tipologie di polenta dal sapore inimitabile le quali, già nella loro conformazione, si amalgamano perfettamente con altri elementi.

Uno degli esempi più evidenti è la polenta taragna. Questa particolare tipologia di polenta infatti presenta una consistenza leggermente differente rispetto alla tradizionale polenta e anche un sapore che per alcuni aspetti si distacca da quello della polenta tradizionale.

Partiamo col dire che la farina utilizzata è differente. In questo caso infatti non si parla solo di farina di mais ma di quest’ultima unita a farina di grano saraceno. Già questo dona al piatto una consistenza ed un sapore differente.

Come se non bastasse queste due farine sono arricchite a loro volta con burro e formaggio. Quest’ultimo può variare in base alla zona di provenienza, si può utilizzare Branzi, Fontina o Casera.

Naturalmente ogni famiglia custodisce gelosamente la propria ricetta!

Questo mix di elementi da vita ad una polenta che presenta una consistenza molto più cremosa da gustare ancora calda e filante.